W.A.I.F. – Streaming Edition 2020

Nonostante le problematiche legate al prolungato manifestarsi dell’emergenza pandemica, l’Officina d’Arte OutOut ha portato a compimento la Prima Edizione del Women’s Art Independent Festival come da cronoprogramma strutturato e presentato in occasione dell’aggiudicazione del Bando aperto per il Sostegno alle attività di promozione culturale ed animazione territoriale.

Rassegna Stampa

Il Women’s Art Independent Festival si poneva come Progetto pluriennale di sviluppo culturale legato alla figura femminile. Un Festival di e per le donne che rappresentasse un punto di partenza per proporre una comunicazione culturale e evidenziare un’esigenza di inclusione sociale, che ancora oggi nel 2020 in molti Paesi europei e extraeuropei, è più che mai manifesta. Essere Donna nel 2020, per assurdo che possa sembrare, vuole ancora dire combattere per l’emancipazione, per un miglioramento della condizione di vita, per il raggiungimento delle pari opportunità, per debellare una violenza domestica e non solo, per trasformare, semplificando il concetto, i Diritti delle Donne in Diritti Umani.

Questo è quello che si prefiggeva dal punto di vista culturale, promozionale del territorio e sociale a difesa dell’abbattimento delle discriminazioni, il Women’s Art Independent Festival e ciò è quello che siamo riusciti a raggiungere con la realizzazione di questa Prima Edizione, che seppur fortemente condizionata dall’emergenza COVID-19 ha visto la partecipazione di oltre 40 ospiti nazionali ed internazionali.

Di questo va dato merito ad una squadra che ha saputo strutturare e programmare incontri in grado non solo di sensibilizzare l’utenza verso una problematica che a 25 anni dalla Conferenza di Pechino sui diritti delle Donne ha riportato all’attenzione pubblica quanto si è (non)fatto circa le 12 aree di intervento critico, per l’appunto emerse nel 1995, ma è riuscita, grazie alla presenza di figure di spicco del panorama odierno, a focalizzare l’attenzione su quelle attività legate non solo al sociale, ma all’arte, alla letteratura, al cinema, al teatro, alla musica.

Contaminazione era la parola che conteneva sufficientemente e con chiarezza l’importanza che il nostro Progetto riservava alle diverse proposizioni culturali che si avvertiva l’esigenza fossero necessarie offrire poiché, riprendendo le parole di Jeremy Rifkin, la Cultura è un’esperienza umana condivisa: in una società dove nulla è più da comprare, la Cultura punta sulle “esperienze vissute”.

Proprio in termini di condivisione delle esperienze siamo arrivati a comprendere l’esigenza di affiancarci un mediapartner che, in ambito di Diritti delle Donne, avesse un background e una capacità informativa che potesse garantire alla kermesse una più che ampia visibilità. Per tale motivo, grazie all’intervento della Dott.ssa Cossutta e della Dott.ssa Minoli, abbiamo stretto una collaborazione con la Casa Internazionale delle Donne di Roma, i cui canali social sono divenuti il principale veicolo comunicativo del Festival. Questo ha permesso che il Piano di Gestione che in previsione doveva poggiare su una programmazione partecipata (in quanto capace di assicurare sia nella fase di decisione che in quelle dell’attuazione e del monitoraggio la partecipazione dei principali attori preposti) ma anche integrata, investendo le risorse del territorio allo scopo non solo di attrarre un maggior numero di fruitori ma anche di attivare un percorso di sviluppo locale – culture based – potesse condurre un processo di sensibilizzazione delle tematiche culturali, sociali e politiche evidenziate nel processo in fieri.

Sono stati così pianificati 10 incontri dal 10 al 13 dicembre 2020, andati in diretta streaming (ed ora disponibili naturalmente in on-demand) sul canale FB della Casa Internazionale delle Donne di Roma, sul canale FB di Officina d’Arte OutOut, sul canale FB di Muse Production, oltre che richiami quotidiani sulle relative consorelle Instagram.

Il programma così strutturato ha permesso che si rispettassero gli Obiettivi strategici previsti del Piano di comunicazione: si è riusciti a presentare l’evento al maggior numero di utenti possibile raggiungendo i target di riferimento prefissati nella relazione di presentazione del Progetto, si è implementata la conoscenza di tutti gli utenti coinvolti nella fase organizzativa e prepositiva, si è smosso l’interesse collettivo offrendo una possibilità di crescita culturale e un rafforzamento della lotta alla discriminazione di genere, si sono sensibilizzati gli utenti alle tematiche culturali evidenziate dalle attività promosse e si è creata una rete di relazioni estremamente ampia per proiettare il Festival verso una conoscenza nazionale e internazionale.

Il programma nello specifico andato in onda dal 10 al 13 dicembre 2020 è stato così definito:

Giovedì 10 dicembre ore 18.30 – I Diritti delle Donne: una storia italiana.

In questo incontro si sono ripercorse le vicende che hanno segnato la storia del nostro Paese, le battaglie che hanno ridisegnato il ruolo della Donna all’interno dei nostri confini e si è approfondito un focus sulla figura di Nilde Iotti e sui suoi interventi che hanno permesso il raggiungimento di importanti traguardi sociali. Sono intervenute: l’On Livia Turco, la Dott.ssa Marisa Malagoli Togliatti, la Consigliera della Regione Lazio Eleonora Mattia, il regista del Docu-film Storia di Nilde, Emanuele Imbucci e la giornalista di Internazionale, Annalisa Camilli

Giovedì 10 dicembre ore 21.00 – L’immagine corporea: la Donna oggi.

In una temporalità storica che incentra l’essere sull’immagine, abbiamo affrontato il difficile tema dell’omologazione visiva cui sono “costrette” le ragazze dall’età adolescenziale in poi e abbiamo definito laddove possibile, le strategie da adottare per poter fare attenzione al concetto di “società dell’immagine”. Sono intervenuti: la Direttrice Artistica dell’Accademia del Cinema Italiano – Premi David di Donatello Piera Detassis, l’attrice Donatella Finocchiaro, l’attrice Giulia Di Quilio, la street Artist, Laika e il Direttore dell’Unità Operativa per il Disturbo Alimentare USL RM1, Dott. Armando Cotugno.

Venerdì 11 dicembre ore 18.30 – La parola. Tra prigione e libertà.

La parola può essere un’arma affilatissima con la quale colpire direttamente al petto e violentare l’intelletto, ma può divenire anche una voce di riscatto e amore. Si è posto il confronto tra la violenza dialettica cui ha dovuto sottostare Anna Rosenberg alla capacità di trasformare la parola stessa in quel mezzo di rinascita. Sono intervenuti: la produttrice italiana del film Anna Rosenberg, Michela Scolari, dalla Francia, il regista del film, Michael Moscatelli, l’attrice e scrittrice, Sabrina Paravicini che ha presentato il suo romanzo Fino a qui tutto bene.

Venerdì 11 dicembre ore 21.00 – Femminicidio: come conoscerlo, come combatterlo.

Un tema, purtroppo, ancora di estrema attualità e che inoltre ha veduto crescere la numerosità dei casi con l’avvento di una emergenza epidemiologica che ha generato un primo totale ed un secondo parziale, lockdown. Si sono focalizzate le problematiche che conducono al femminicidio e le mosse da adottare per aiutare le donne a denunciare atti violenti senza cadere nel vortice del terrore e delle ripercussioni psicologiche. Sono intervenute: la scrittrice Cinzia Tani che ha presentato il suo volume Mia per sempre, la fotografa Marzia Bianchi, la giornalista del Manifesto Giuliana Sgrena che ha presentato il suo libro Manifesto per la Verità e il trio musicale Appassionante che hanno riproposto il loro singolo dedicato alla Difesa della Donna Ora Vedo Ora Sento Ora Parlo uscito il 25 novembre in occasione della Giornata contro la Violenza sulle Donne.

Sabato 12 dicembre ore 16.00 – Donna e lavoro. La vita al tempo dello smart working.

Uno dei confronti cui maggiormente tenevamo e di assoluta attualità: cosa vuol dire per una donna lavoratrice, trasformare lo spazio abitativo in luogo di lavoro. E se poi ci sono anche i figli come si può riuscire a separare attività lavorativa da tempo libero e cura. Sono intervenute: l’attrice Michelle Carpente, la sociologa Elisa Giomi, la Dott.ssa Francesca Manaresi,   la   giornalista   de   Il   Fatto Quotidiano, Elisabetta Ambrosi e l’economista, fondatrice di INgenere, Marcella Corsi.

Sabato 12 dicembre ore 18.30 – Quella storia da riscoprire.

In uno die momenti dedicati alla strutturazione del programma ci siamo resi conto che esistono diverse realtà poco conosciute o ancor peggio dimenticate nel tempo, oltre a venire a conoscenza che in Europa e nello specifico a Barcellona si è avviato un progetto per la riscoperta della letteratura femminile dell’epoca pre-moderna. Da Barcellona è intervenuta la Docente, nonché ricercatrice dell’Università autonoma di Barcellona, Carme Font Paz (confronto per il quale ci siamo avvalsi del traduttore simultaneo Dott. Gian Lorenzo Masedu), la fisica Gabriella Greison che ha presentato il volume L’incredibile cena dei fisici quantistici e ci ha omaggiato di un estratto dell’omonimo monologo teatrale e da Los Angeles è intervenuta l’attrice ed ex Miss Italia, Danny Mendez.

Sabato 12 dicembre ore 21.00 – Pechino Women Express.

A XXV anni dalla Conferenza di Pechino, abbiamo posto un focus su cosa sia cambiato da allora ad oggi e quanta strada abbiamo ancora da percorrere per arrivare ad una reale parità di Diritti tra uomo e donna. Sono intervenute: l’attrice Nancy Brilli, la scrittrice Cristina De Stefano che ha presentato il volume Scandalose. Vite di donne libere, la giornalista del Corriere della Sera, Luisa Betti Dakli, la giornalista e scrittrice Roselina Salemi che ha presentato il libro Sulla pelle delle donne.

Domenica 13 dicembre ore 16.00 – Cambiare pelle: stereotipi e pregiudizi di genere nella società moderna.

Quando l’immagine della donna viene formata da stereotipi e pregiudizi di genere, il rischio dell’omologazione e dell’annullamento dell’identità divengono il male principale cui opporsi. Di questo ne abbiamo parlato con la scrittrice Jessa Crispin, intervenuta da Baltimora, che ha presentato il volume Perchè non sono femminista (anche in questa circostanza abbiamo fatto intervenire in traduzione simultanea il Dott. Gian Lorenzo Masedu), l’attrice Maria Rosaria Omaggio, l’attrice e conduttrice di RAI 3, Noemi Gherrero.

Domenica 13 dicembre ore 18.30 – Le Donne oltre la nostra cultura.

Altro panel di assoluto interesse che ha posto una focalizzazione sulla realtà delle donne in culture estremamente diversificate dalla nostra. Si è analizzata la formazione e l’identità della donna nel mondo, in un rapporto tra radice e progettazione futura. Sono Intervenute: la giornalista de Il Fatto Quotidiano e scrittrice Martina Castigliani che ha presentato il libro Cercavo la fine del mare. Storie migranti raccontate dai disegni dei bambini, la giornalista de L’Espresso, nonché fotoreporter di guerra, Dott.ssa Francesca Mannocchi, la traduttrice letteraria esperta in letteratura araba Dott.ssa Federica Pistono, la Teaching Assistant al Ca’ Foscari di Venezia, esperta di cultura giapponese Dott.ssa Orsola Battaggia, la e psicologa transazionale Dott.ssa Cecilia Iaccarino.

Domenica 13 dicembre ore 21.00 – Dall’immaginazione alla realtà.

Un’anima allo specchio, la donna oggi. Abbiamo chiuso questa prima edizione del Women’s Art Independent Festival arrivando all’attuale situazione della donna oggi e lo abbiamo fatto confrontandoci con l’attrice Marisa Laurito, la giornalista del TG1 e scrittrice Dott.ssa Tiziana Ferrario che ha presentato il libro Uomini è ora di giocare senza falli, l’attrice Lidia Vitale, la giornalista di Leggo e consulente comunicazione di Emergency, Dott.ssa Michela Greco, la principessa esperta in moda Maria Pia Ruspoli e l’attrice e showgirl Miriana Trevisan che ha presentato il suo libro La Donna Bonsai.

La peculiarità che ha seguito l’intera manifestazione è stato l’intervento del disegnatore e fumettista Renato Florindi che ha realizzato una tavola specifica per ogni incontro in Diretta Streaming. Il lavoro svolto in tale direzione si è così strutturato: nei dieci giorni precedenti alla manifestazione si sono realizzati bozzetti e micro tester che hanno condotto alla realizzazione in b/n delle 10 tavole bozza che sarebbero state realizzate in occasione del Festival. Su quella base si sono poi identificati la tipologia di intervento cromatico e l’intervento materico da apporre alle tavole. Si è così arrivati a definire i lavori che sarebbero poi stati realizzati in occasione degli incontri.

I dati emersi da una prima valutazione hanno riportato i seguenti dati (naturalmente soggetti a variazione in quanto tutti gli incontri in Diretta Streaming sono raggiungibili on demand e pertanto i dati medesimi sono assoggettati a possibile incremento):

  1. Incontro I Diritti delle Donne: una storia italiana. Visualizzazioni sul portale Casa Internazionale della Donna di Roma n. 1.600
  2. Incontro L’immagine corporea: la Donna oggi. Visualizzazioni sul portale Casa Internazionale della Donna di Roma n. 1.387
  3. Incontro La parola. Tra prigione e libertà. Visualizzazioni sul portale Casa Internazionale della Donna di Roma n. 825
  4. Incontro Femminicidio: come conoscerlo, come combatterlo. Visualizzazioni sul portale Casa Internazionale della Donna di Roma n. 1.713
  5. Incontro Donna e lavoro. La vita al tempo dello smart working. Visualizzazioni sul portale Casa Internazionale della Donna di Roma n. 1.256
  6. Incontro Quella storia da riscoprire. Visualizzazioni sul portale Casa Internazionale della Donna di Roma n. 849
  7. Incontro Pechino Women Express. Visualizzazioni sul portale Casa Internazionale della Donna di Roma n. 1.203
  8. Incontro Cambiare pelle: stereotipi e pregiudizi di genere nella società moderna. Visualizzazioni sul portale Casa Internazionale della Donna di Roma n. 1.133
  9. Incontro Le Donne oltre la nostra cultura. Visualizzazioni sul portale Casa Internazionale della Donna di Roma n. 1.646.
  10. Incontro    Dall’immaginazione   alla    realtà. Visualizzazioni sul portale Casa Internazionale della Donna di Roma n. 979.

Dai quali emerge che la Prima Edizione del Women’s Art Independent Festival è stata seguita da oltre 12.500 utenti, in un processo di comunicazione che ha generato una più che soddisfacente Rassegna Stampa (allegata alla presente) e che consente di proseguire l’attività su di una analisi qualitativa/quantitativa dell’offerta proposta al fine di valutare l’intervento da apporre per il raggiungimento di migliorie che permettano nelle edizioni a seguire un incremento di utenza e una riprogrammazione del target da raggiungere negli anni a venire.