di Lorenzo Bagnato
Cos’hanno in comune The Hurt Locker, Lezioni di Piano e Lost in Translation? Sono tutti film diretti da una regista donna, rispettivamente Kathryn Bigelow (unica donna ad essere insignita dell’Oscar alla regia), Jane Campion e Sofia Coppola. Se fino a qualche anno fa le donne erano riservate quasi esclusivamente al reparto trucco e parrucco e al reparto costumi, è naturale pensare che gli eventi stiano cambiando in meglio, muovendosi verso un futuro più equo nel cinema.
A rendere ancor più concreta tale speranza è la decisione della Paramount di far dirigere il prossimo capitolo di Star Trek a una donna. La scelta è ricaduta su S.J. Clarkson, già regista di numerosi episodi televisivi di serie TV come Dexter, Jessica Jones e Doctors. Sembrerebbero quindi smentite le voci che volevano Quentin Tarantino come regista del nuovo Star Trek; anche se il suo interesse per la saga non sembra essere scemato. D’altronde nessuno esclude che, una volta terminato il suo film in attuale lavorazione, Once upon a time in Hollywood, a Tarantino non vengano affidato le redini dello storico franchise per un quinto capitolo.
Oltre ad aver confermato la regista, sono noti alcuni nomi facenti parte del cast. Nel film ritroveremo Chris Hemsworth, nuovamente nei panni di Chris Pine, e Zachary Quinto, già interprete di Spock nei precedenti capitoli.
La trama, secondo recenti indiscrezioni, sembrerebbe girare intorno all’incontro tra il capitano Kirk e suo padre, apparentemente morto il giorno della nascita di Kirk stesso. Che c’entrino i viaggi nel tempo? Oppure il padre ha finto il decesso e l’ha tenuto segreto fino ad ora per qualche motivo oscuro? Che rapporti ci saranno con i precedenti capitoli: Star Trek, Star Trek Into Darkness e Star Trek Beyond? Per saperlo non ci resta che aspettare i mesi necessari al completamento del film, la cui data d’uscita non è ancora stata resa pubblica.